Neurology concept

Il piede contiene dei recettori sensoriali suscettibili di informare con precisione il sistema nervoso centrale sulla situazione del punto di applicazione della forza di pressione a livello della superficie d'appoggio. Questi recettori fanno del piede una vera piattaforma dinamometrica.

Le informazioni che essi mandano sono essenziali per l'orientamento generale del corpo perchè le afferenze visive e vestibolari sono significative in se stesse in questa funzione solo se il sistema nervoso dispone di una informazione sulla posizione della testa in rapporto al tronco e del tronco in rapporto ai piedi.

Il riflesso è la risposta che l'organismo da, sempre involontariamente e talvolta inconsciamente, a stimoli provenienti dall'ambiente che lo circonda o dal suo stesso interno. Il riflesso si estrinseca secondo modalità ben conosciute.

Diceva Sherrington che il riflesso è l'unità funzionale più importante dell'attività integrativa che si manifesta nel sistema nervoso centrale.

Ogni riflesso ha un suo finalismo. L'arco riflesso nella sua essenza più semplice consta di cinque costituenti riflessi. Un recettore, una via afferente, un centro nervoso, una via efferente, un effettore.

Ci sono stimoli adeguati o precisi che servono ad evocare una certa risposta riflessa. Ciascun riflesso ha la sua soglia. Il riflesso giunge nel ganglio, con l'altro dentrite raggiunge il centro spinale dal quale partono le fibre efferenti dirette all'effettore. Sappiamo che i riflessi possono sommarsi fra di loro e sappiamo che possono reclutarsi reciprocamente, sappiamo che i riflessi anche se di natura diversa possono seguire una via comune. Sappiamo che una risposta riflessa è soggetta ad affaticamento, dopo poco perde la sua efficacia e che è quindi affaticabile.

Sappiamo ancora che i riflessi possono essere inibiti da stimoli termici, dolorifici e propriocettivi muscolari. L'attività di un muscolo è governata in via volontaria ed involontaria. Il controllo involontario dell'attività, muscolare è il controllo riflesso propriocettivo.

Questi riflessi si dividono in tonici ed in fasici.

Mentre ultimi riflessi fasici sono fugaci e pronti, i riflessi tonici hanno una latenza maggiore e non risentono della fatica.